martes, 6 de noviembre de 2012

Artìculo vergonzoso de "Famiglia Cristiana"

Quiero aclarar que hace màs de 10 años que vivo en Italia y que durante bastante tiempo fui lectora de revistas "católicas" como "Famiglia Cristiana", "Jesus" y "Gente Veneta", revistas que he dejado de comprar debido a la inconsistencia de sus artìculos, cuando no por su visión no siempre conforme a las enseñanzas de la Iglesia, su tendenciosidad (como el artìculo de referencia) y otras yerbas, como decimos en Argentina. Es lamentable y parece no tener fin, en este caso, "Famiglia Cristiana", los autores, huéspedes de tales panfletos pseudo-católicos, cómo se explayan en el arte de deformar las conciencias de los lectores haciéndoles creer que, los que participamos de la peregrinación "Una cum Papa nostro", somos cismáticos, que porque está el Papa besando el altar en el logo significa que él iba a celebrar la Misa, que se quiera volver hacia atrás... Bueno, en pocas lìneas, la autora ha manifestado un temor exagerado. Cuál es el miedo, viéndonos en procesión yendo a San Pedro? Que la gente descubra que hay otro modo de ser católico que no es el de ellos? Que la gente se sienta atraìda por los cantos y oraciones en legua latina y caiga en la "tentación" de querer profundizar el significado de esa "extraña" peculiaridad de "modus operandi" católico? Bien, acá estamos hablando de "expertos en diálogo", diálogo con todos menos con... los "diversamente católicos", claro està! En fin, acà va la "perla"... Que la disfruten!

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I tradizionalisti sbarcano a San Pietro

Messa in latino all'interno della Basilica in ringraziamento al Papa per il motu proprio che liberalizza il vecchio messale.

03/11/2012
La locandina del pellegrinaggio. In copertina il cardinale Canizares Llovera (foto reuters)
La locandina del pellegrinaggio. In copertina il cardinale Canizares Llovera (foto reuters)
Hanno sfilato per via della Conciliazione, a Roma, per concludere il loro pellegrinaggio, Una cum Papa nostro, a San Pietro. Ad attenderli in basilica alle 15.00, per la celebrazione della messa in latino, il cardinale Antonio Canizares Llovera, 66 anni, ex primate di Spagna e attualmente prefetto della Congregazione per il culto divino e i sacramenti. I tradizionalisti hanno voluto così ringraziare, con una tre giorni di preghiera, papa Benedetto XVI per aver liberalizzato, con ilmotu proprio Summorum Pontificum pubblicato nel 2007, l’uso dell'antico messale. Qualche perplessità l’ha sollevata sia la locandina di invito al pellegrinaggio e alla messa, con in primo piano Benedetto XVI che bacia l’altare, sia il momento della convocazione. I tradizionalisti, infatti, hanno fatto quasi credere che la messa potesse essere celebrata dallo stesso Ratzinger.

Inoltre il momento scelto, a pochi giorni dalla conclusione del Sinodo dei vescovi e dall’apertura dell’Anno della fede, sembra aver voluto enfatizzare il ritorno indietro piuttosto che l’apertura verso il mondo contemporaneo.

«Si tratta solo di sottolineare la lealtà dei tradizionalisti al Papa», dicono i partecipanti, mentre il cardinale Canizares Llovera ricorda che «la Congregazione della quale il Papa mi ha chiamato ad essere Prefetto non ha nulla in contrario all’uso della liturgia antica, anche se il compito proprio del nostro dicastero è di approfondire il significato del rinnovamento liturgico secondo le direttive della costituzione 'Sacrosanctum Concilium' e dunque di metterci sulla scia del Concilio Vaticano II».

Lealtà che però deve ancora essere provata visto lo stallo dei negoziati tra Vaticano e Fraternità sacerdotale San Pio X.

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