viernes, 18 de julio de 2014

Infierno y Purgatorio? Sea anatema!

Me acuerdo cuando yo asistía a las clases de catecismo cómo se nos hablaba de la muerte, del Cielo, del Infierno, del Purgatorio, de la manera más natural y comprensible a nuestra tierna edad. Jamás, que yo sepa, se le pasó por la cabeza a alguno de los escuchábamos tremendas verdades, escapar o salir corriendo presas del pánico o ir a contárselo a nuestros padres envueltos en lágrimas de desesperación!

Tal parece que hoy, hablar en estos términos, ocasionan en los niños quién sabe qué traumas y complejos que puedan afectar su personalidad para siempre...
Así lo debe entender, supongo, el obispo (así con minúscula) que dispuso relevar de la enseñanza del catecismo a un pobre sacerdote suizo que no hizo más que cumplir con su deber de transmitir las Verdades de la Fe a los más chicos.

La pregunta que yo me hago es si ese "obispo" conoce, de casualidad, lo que la Iglesia enseña? O pusieron ahí a un tal porque no tenían a quién poner y eligieron al primero que encontraron?

Suspender a un sacerdote porque enseña las Verdades de la Fe! Parece un chiste, no? Pero no nos sorprendamos porque está muy a tono con la "nueva primavera" que nos han enchufado y lo digo en criollo! Hacemos una apuesta? A que al obispo no le van a tirar de las orejas desde el Vaticano? A que no? Ojalá yo pierda!

Ah, me olvidaba, a los y las pobres Franciscanos/as de la Inmaculada los/las siguen apaleando y no van a parar hasta que no queden rastros de su paso por la Viña del Señor, así como los conocimos antes del comisariamiento.

La fidelidad a la Iglesia perenne se paga así!

La paciencia de Dios es infinita pero... hasta cuándo?

Miserere




De "Corrispondenza Romana"

Punito dal suo vescovo per essere un sacerdote Cattolico

don thomas Ladner
La stampa internazionale – anche quella italiana – ha ripreso con una certa evidenza la notizia relativa a don Thomas Ladner, il sacerdote austriaco sospeso dall’insegnamento per aver parlato ai suoi alunni di inferno e Purgatorio. Nessuno però si è chiesto cosa ci fosse dietro il duro provvedimento assunto dal Vescovo di Innsbruck, mons. Manfred Scheuer, nei confronti di questo suo giovane prete, a soli 36 anni già molto apprezzato come docente di religione dai genitori dei bimbi iscritti presso la scuola elementare di Stans, in Tirolo, un paese di 1.500 anime in tutto.

La decisione della Diocesi li ha sorpresi. Ed amareggiati. Al punto da spingerli ad organizzare in fretta e furia una raccolta-firme, per riavere, col prossimo anno scolastico, don Thomas in aula. Lo stesso Sindaco, Michael Huber, ha inviato una forte lettera di protesta in Curia, definendo la decisione di revoca dell’insegnamento «inaccettabile», unilaterale e causa di scompiglio presso la comunità locale, che, secondo quanto riportato dal quotidiano Tiroler Tageszeitung, non sarebbe stata minimamente consultata in una scelta pur gravida di conseguenze. Sugli scolari e sulle famiglie.
La “colpa” del reverendo non sarebbe solo quella d’aver parlato in classe dei Novissimi e della famiglia con un linguaggio giudicato dalla Diocesi «retorico» e «non più attuale», «inadatto ai bambini ed al loro stato di vita». No, l’altra “grave” colpa di don Thomas, cooperatore peraltro presso la locale parrocchia, sarebbe quella di voler vivere sul serio la propria vocazione, al punto da portare abitualmente la talare. Comportamenti evidentemente sgraditi in Diocesi. Ma perché?
Il Vescovo, mons. Scheuer, nella Conferenza Episcopale austriaca, è responsabile dei settori Caritas e Pax Christi. Di quest’ultima è addirittura Presidente nazionale. E Pax Christi, in Austria, predica l’ambientalismo, il pacifismo, l’antimilitarismo, l’antinuclearismo, l’egualitarismo, l’ecumenismo, il conciliarismo – con annessi «segni dei tempi» -. Tutti gli “ismi” ideologicamente possibili, insomma. Ma non solo. Basta uno sguardo al sito di Pax Christi Österreich, per cogliere come e quanto punti sullo spirito di Assisi, sull’emancipazione delle donne e sulla teologia femminista. Il Vescovo di Innsbruck è a capo di tutto questo.

Quanto a morale sessuale ed accesso ai Sacramenti per i divorziati risposati, in un’intervista rilasciata lo scorso 30 gennaio a Die Presse, mons. Scheuer ha dichiarato di aspettarsi un «processo dinamico» da parte della Chiesa e di aver letto, in questo senso, come un segno di speranza il fatto che il Papa avesse incaricato il Card. Kasper della relazione d’apertura al Concistoro.

Ha salutato con gioia l’invito del Pontefice ad «avvicinarsi alle persone ferite con maggiore apertura», anche ammettendo «il diritto alla vita degli altri». Purché questi altri non siano il Vescovo di Limburg, mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst, accusato – a detta di molti ingiustamente – di spese eccessive nella realizzazione della nuova sede episcopale e perciò sospeso dal mandato. Secondo mons. Scheuer, il comportamento del suo confratello non sarebbe stato «saggio»…
Se la guida della Diocesi è questa, come aspettarsi in tutta onestà un trattamento diverso per un sacerdote, la cui unica colpa è quella d’esser prete sul serio e quella d’insegnare coerentemente la vera e sana Dottrina cattolica? Avergli tolto l’insegnamento assume sempre più il sapore dell’imboscata.

Don Ladner è andato in vacanza, rendendosi irreperibile ed evitando così la tempesta mediatica abbattutasi su di lui, suo malgrado. Ma non stupisce che dall’Ufficio per la Pastorale Scolastica e dallo stesso Vescovo non sia giunta alcuna risposta alle tante voci di protesta giunte dopo l’“epurazione” consumata: la loro speranza è che, opponendo la congiura del silenzio, prima o poi gli animi si fiacchino e le critiche cessino. (M.F.)

jueves, 17 de julio de 2014

"Un Dios prohibido"

Bellísimo film sobre los Santos Mártires de Barbastro, asesinados por las hordas criminales que asolaron España en 1936.

Miserere

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Del blog "Instrumentos cristianos"

viernes, 17 de enero de 2014


Película - Un Dios Prohibido

Un Dios prohibidoDurante los últimos treinta y cinco años, en España se ha desfigurado la historia con la intención de cambiar su sociedad y los valores cristianos en los que se asentaba.
Desde que era ya una provincia romana y unos dos mil trece años con la aparición del cristianismo, España representó y defendió estos valores como dejó constancia con la expulsión de los musulmanes o el Islam por los Reyes Católicos, y la derrota del comunismo soviético por Franco en la guerra civil española.
Un Dios prohibido, es una película que narra un episodio de la guerra civil y como en España se asesinó por parte de quienes decían defender la democracia, a ciudadanos cuyo único pecado era el de ser y profesar el cristianismo.
Durante estos treinta y cinco años se ha querido borrar de la historia y de la conciencia de los españoles las atrocidades que cometieron los comunistas, no los republicanos, pues muchos políticos que defendían la república no eran socialistas ni comunistas y fueron también encarcelados y asesinados por los mismos.
Esta película es un retazo de lo que sucedió en la localidad aragonesa de Barbastro, pues en Paracuellos del Jarama hay enterrados en una fosa común más de cinco mil civiles entre ellos niños, que fueron asesinados por los comunistas a mando del ya difunto Santiago Carrillo según desveló documentación de la extinta KGB soviética.